Sono i dati emersi nel corso dell’evento “Focus lavoro domestico e regolamentazione dei flussi di ingresso: quale il fabbisogno delle famiglie” organizzato ad Udine per presentare il Dossier Statistico Immigrazione 2019 del Centro Studi e Ricerche Idos.
L’insufficiente programmazione dei flussi di ingresso per lavoro non stagionale, segnala l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (Assindatcolf), ha contribuito a generare nel nostro Paese una consistente sacca di irregolarità: a fine 2018, infatti, dei 530mila i non comunitari con permesso di soggiorno non in regola, tra i 150mila e i 200mila erano impiegati in nero come colf, badanti e baby sitter.
“A fronte di una popolazione che tende sempre più strutturalmente all’invecchiamento" – ha dichiarato Andrea Zini, vice presidente Assindatcolf e vice presidente Effe – "abbiamo calcolato che nel 2025 la domanda di badanti aumenterà del 9%. Da qui l’esigenza di avviare una programmazione dei flussi di ingresso di lavoratori non comunitari, che al contrario è ferma dal 2011. Assindatcolf stima che servirebbero 60mila nuovi ingressi per lavoro domestico nell’arco dei due prossimi trienni".
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Fonte: https://www.assindatcolf.it