Chi ci conosce e lavora con noi (e magari anche qualcun altro) avrà notato che ad ottobre dell’anno passato abbiamo avviato un intervento di ripensamento e rifacimento degli spazi della nostra sede principale: quella di Sarezzo.
Gli interventi sono terminati (per la parte più rilevante) a gennaio, ed in effetti, subito dopo le vacanze natalizie, la sede, chiusa da tre mesi, è stata riaperta al pubblico: completamente rinnovata.
Credo che però in pochi si siano chiesti quale fosse la ragione che ci ha spinti a rinnovare in modo totale gli spazi di lavoro all’interno dei quali operiamo da ben più di 20 anni.
La molla che ci ha spinti ad affrontare questa avventura ha molto poco a che vedere con l’estetica, qualche rapporto con la funzionalità, ma si lega profondamente a come è cambiata la nostra visione rispetto all’organizzazione del lavoro, alla conciliazione dei tempi vita-lavoro, a quanto ci siamo spinti avanti nel cammino verso un utilizzo esteso del digitale, per noi e soprattutto per la nostra clientela. Insomma, mettere le persone (clienti, dipendenti, collaboratori, professionisti) al centro del lavoro.
In poche parole, ci siamo detti che tutto quello che stavamo pensando aveva senso solo se avessimo avuto le Persone al centro del nostro pensiero strategico.
Allora abbiamo guardato i nostri spazi di lavoro con occhi nuovi e abbiamo pensato che fossero gradevoli ma tradizionali: fatti di stanze singole, grandi open space ma con posti di lavoro isolati da pannelli inamovibili, un’unica piccola sala per le riunioni, solo un piccolo spazio sacrificato dedicato alle soste e al relax di dipendenti e collaboratori, il tutto caratterizzato dalla classica assegnazione dei posti di lavoro: la “mia” stanza , la “tua” scrivania con il “tuo” pc fisso… luoghi quasi privati che venivano resi ancor più personali da oggetti propri: dalle piante alle penne colorate. Come la stragrande maggioranza degli uffici, il trionfo dell’isolamento in un mondo che invece ha bisogno di comunicare.
Tutto questo rendeva più difficile lavorare secondo il modello organizzativo ed i principi che abbiamo deciso di sposare:
- Lavoro organizzato attorno a Teams omogenei per tipologia di attività;
- Utilizzo del lavoro Smart senza particolari vincoli.
Ecco, lavorare in gruppo per scambiarsi opinioni, per affrontare insieme una questione è molto più difficile se la “mia” e la “tua” scrivania sono distanti o, anche se vicine, sono divise da strutture inamovibili. E poi, se il team è più numeroso, come si fa a stare insieme in modo comodo su un solo piano di lavoro?
E ancora, se esiste libertà di lavorare da casa o in sedi diverse (le nostre sono ormai 3) che senso ha “possedere” una stanza o una scrivania che possono restare vuote per giorni e che nel frattempo nessuno, tranne il “proprietario”, può utilizzare?
Serve quindi che i posti di lavoro (e gli spazi per i meeting) possano essere liberamente prenotati, spostati, composti, adattati e usati nel modo più funzionale all’attività che si deve di volta in volta svolgere.
Questa logica ci ha portati a ripensare profondamente tutto: le infrastrutture, gli impianti, le dotazioni informatiche.
Oggi nessuno di noi ha un pc fisso, ma tutti hanno in dotazione un portatile che può essere connesso ad un modulo di lavoro standard, alimentato, connesso in rete, con monitor supplementare, facilmente modificabile rispetto alle esigenze e abitudini dell’utente del momento; ciascuno di noi ha sul proprio smartphone l’applicazione del centralino virtuale che consente di comunicare con i colleghi e con l’esterno senza essere vincolati al vecchio telefono da scrivania che comunque c’è e può essere configurato sul proprio interno secondo necessità. Abbiamo software standard e proprietari che aiutano tutti ad essere più efficienti nelle attività quotidiane e ad essere disponibili ed efficaci rispetto alle esigenze di ogni cliente. Tutti sono dotati di sistemi di webmeeting personale e le sale riunioni sono tutte attrezzate con i più avanzati sistemi di videoconferenza.
E poi colore, colore, colore. Insieme ai nostri architetti di Progetto Dogma abbiamo usato il colore per dividere gli spazi, per rallegrare l’atmosfera per ravvivare le ore in ufficio. Il colore e la luce sono le cifre distintive dell’intervento, sono gli elementi più innovativi degli spazi operativi pensati per garantire un ambiente di lavoro che non sia faticoso ma, anzi, aiuti la concentrazione senza stancare.
Infine non potevamo certo dimenticare di pensare agli spazi dedicati ai momenti di relax delle nostre persone. Abbiamo cercato di renderli più belli, più ampi, più funzionali e tra poco anche più friendly, più verdi e luminosi, con un dehor che inaugureremo con la primavera, perché se c’è un raggio di sole è un peccato farselo sfuggire!
Persone e tecnologie per un ufficio che sia un luogo di incontro e di crescita e soprattutto un posto che aiuti il benessere delle persone e le faccia essere felici ed orgogliose del loro lavoro.
Come ci piace dire: Be Human, Be Smart!